Cos'è l'avaro di moliere?

L'Avaro di Molière: Un'Analisi

L'Avaro è una commedia in cinque atti scritta da Molière e rappresentata per la prima volta nel 1668. È considerata una delle sue opere più importanti e analizza in modo satirico e spesso crudele la natura%20dell'avarizia e i suoi effetti devastanti sulle relazioni umane.

La trama ruota attorno ad Arpagone, un uomo anziano ossessionato dal denaro. La sua avidità è tale da controllare ogni aspetto della sua vita e di quella dei suoi figli, Élise e Cléante, che desiderano sposarsi per amore, ma sono ostacolati dalla tirannia economica del padre.

Arpagone, pur essendo avanti negli anni, intende sposare la giovane e bella Marianna, di cui è innamorato anche Cléante. Allo stesso tempo, Arpagone ha combinato per Élise un matrimonio di convenienza con il ricco, ma molto più anziano, Anselme.

L'elemento scatenante della commedia è il furto del prezioso scrigno di Arpagone, pieno di monete d'oro. Questo evento lo porta alla disperazione e all'ossessione ancora più intensa per il denaro, rivelando la sua completa dipendenza emotiva dalla ricchezza. L'ossessione%20per%20il%20denaro di Arpagone lo rende cieco alla felicità dei suoi figli e distrugge ogni legame affettivo.

Attraverso una serie di equivoci, inganni e colpi di scena, la verità viene alla luce: Anselme si rivela essere il padre di Valerio (l'innamorato di Élise) e di Marianna. Alla fine, Arpagone acconsente ai matrimoni dei figli a condizione che gli venga restituito il suo amato scrigno.

La commedia, pur essendo una farsa, offre una profonda riflessione sulla corruzione%20morale causata dall'avarizia e sulla sua capacità di distruggere i rapporti umani. Il personaggio di Arpagone è diventato un archetipo letterario dell'avaro ossessionato dal denaro, rappresentando un monito contro gli eccessi e la perdita dei valori umani. Il personaggio%20di%20Arpagone è cruciale per comprendere l'intera opera.